Per noi il prodotto non è una sfida, un argomento su cui perdere il sonno alla ricerca di qualcosa di originale da dire. Niente di tutto questo. Il prodotto è un'opportunità di racconto, un modo per comunicare a tanti, usando tutti i mezzi della nostra era digitale e non, senza dimenticare il mestiere e le emozioni. Dobbiamo comunicare. É un'esigenza. Vogliamo evocare un sogno, mostrando la realtà, perché ci stupisca. É questo contrasto che fa scattare l'empatia di chi osserva e legge un messaggio che non potrà dimenticare. Non c'è niente di scontato nella realtà, niente di predefinito, nessun oggetto è ordinario, a meno che non si voglia che lo sia. L'immagine diventa un foglio bianco da cui improvvisamente esplode il colore, uno sfondo neutro che per contrasto mette in risalto l'unico, l'originale. Non voglio creare una scena ad arte per esaltare la bellezza di un oggetto, il suo valore. Perché sarà l'oggetto stesso a creare la scena, a stabilire la cifra dell'immagine, a definire il contesto. 
La casa è il luogo in cui la vita procede, succede, ecco perché in modo spontaneo accosta immagini che ritraggono persone impegnate a vivere con immagini di fascinosi angoli domestici, credo che facciano parte dello stesso mondo, siano due metà della stessa essenza, parti inestricabili dello stesso entusiasmo di vivere quel momento, manifesti simili della stessa passione. E sono entrambi protagonisti di una storia, l'oggetto e l'essere umano, entrambi parlano alla nostra testa e alla nostra sensibilità, con linguaggi diversi, però affini, a noi comprensibili. Ma anche oggetti fuori posto e volutamente dimenticati dove non dovrebbero stare, tutto ciò che può spiegare i preparativi e l'attesa, le prove e gli errori. Voglio che l'immagine sia in divenire e catturare lo stile mentre accade.
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